A Cremona per riscoprire storia ,arte e cucina
Al centro di Cremona ,in una bella piazzetta ,a due passi dai monumenti più noti della città e dal Duomo ,è piacevole ritrovare una perfetta armonia tra ció che percepiamo di più classico e ció che ci aspetteremmo di più moderno.
Un abbraccio sinuoso tra classicismo ,tradizione e piatti del territorio e uno sguardo sempre teso alla modernità.Fuori ,alzando lo sguardo sull’ ingresso ,campeggia la scritta “Hosteria 700” e una data ,1994. Dentro lei ,la chef Marina Morelli ,anima della cucina ,con la sua travolgente spontaneità ,il suo fervido entusiasmo e la sua solare creatività.E la creatività qui si percepisce davvero ovunque .Sembra di entrare in un mondo d’ altri tempi che sa affascinarci .Ci si guarda intorno e si scoprono tanti premi incorniciati rigorosamente nei quadri appesi alle pareti .Tanti i riconoscimenti dalla Strada del Gusto Cremonese nella Terra di Stradivari e da Ospitalità Italiana .I punti di forza di questo luogo storico ?La qualità della cucina italiana che celebra il territorio ,la tipicità, la classicità, la professionalità e la qualità .La scelta accurata delle materie prime utilizzate e’ davvero importante :la maggior parte dei prodotti che ritroviamo nei piatti proviene dall’ agricoltura del territorio e tanti sono biologici con un’ attenzione speciale al ciclo delle stagioni .Il menu ,aperto a libro ,ci accoglie all’ ingresso insieme a credenze antiche ,bicchieri ,bottiglie e cenni di musica ovunque .D’ altra parte siamo nella città del violino e della musica .Una scritta sul muro mi colpisce particolarmente :”La descrizione di un piatto puó generare lo stesso incanto della narrazione di una fiaba :trascende la materia per toccare la fantasia “.
Qui l’ essenza della narrazione si percepisce con mano .Tutto ci parla di storia ,terra ,arte, cultura .Gli antipasti si aprono con una Sinfonia della Terra Cremonese (Salame cremonese ,Coppa ,Fiocchetto ,Pancetta cotta e Provolone Auricchio ),poi qualche proposta più ricercata come lo Sformatino di Patate con crema al tartufo ,il Patè di fegatini al rustico con pane caldo e marmellata di cipolla e una chicca davvero speciale ,le piccole Tarte Tatin di cipolle dorate piacentine caramellate e servite con un gelato di grana che permette al piatti di raggiungere un ottimo equilibrio di gusti .Anche se qui siamo lontani dal mare non manca qualche proposta di pesce per i più esigenti :Salmone marinato al ginepro e finocchietto e Fusilli di totanetti sfumati con crema di noci .Il momento forte dell’ antipasto naturalmente rimane comunque la Mostarda di loro produzione che troviamo sui tavoli in accoglienti vasetti di vetro .Io ho assaggiato quella agli agrumi che ben si accompagnava a formaggi e salumi locali .I primi piatti dell’ Hosteria sono un vero tripudio a Cremona e alla pasta fresca e ripiena che ,insieme ai tradizionali bolliti e ai risotti (soprattutto il Risotto 700) rappresentano la creatività culinaria della location .Da provare assolutamente i Marubini cremonesi serviti in due succulente versioni ,al burro fuso e salvia o ai tre brodi :l’ espressione pura del “tortello cremonese”.
Molto territoriali anche i Tortelli di zucca al burro fuso con polvere di amaretti e le Crespelle di torrone con fonduta di Provolone Auricchio : la componente dolce della farcia fa la differenza in entrambe le proposte.Una particolare attenzione anche al gluten free :le tagliatelle all ‘uovo vengono servite anche nella versione senza glutine e condite ad esempio con il ragù d’ anatra .Una voce forte è rappresentata dal Cotechino rigorosamente cremonese servito con lenticchie e polenta al profumo di vaniglia .Tutti i dessert sono rigorosamente di produzione propria e rivelano dolci sorprese :non si puó non citare il Semifreddo al Torrone che qui ,inevitabilmente ,la fa da padrone .Il Torrone è sempre presente nella tavola cremonese e non solo in quella delle feste perchè ha un cuore versatile e puó diventare protagonista eccellente di diversi piatti sia dolci sia salati oppure semplicemente abbinato ad un liquore o ad un vino scelto ad hoc .Direi che il fulcro di questa location è l’ accoglienza che si unisce alla storia ,al territorio e alla lunga tradizione culinaria della città .Siamo al pian terreno dell ‘antico Palazzo della Famiglia Barbó di proprietà della Marchesa Donna Marietta ,”La Bodora”. E in effetti si respira una certa aria di femminilità: le due titolari ,Marina Morelli e Natalina Fenocchio, danno luce alle sale con la loro irresistibile voglia di creare e con il loro coinvolgimento continuo :mani e menti appassionate ed esperte .Si respira sicuramente un’ atmosfera un po’ baroccheggiante nelle sale eleganti che conservano tutti gli arredi ,i camini e le specchiere preziose di una casa d’ epoca e le decorazioni sontuose dei pittori cremonesi Giovanni Motta e Gallo Gallina .La bellezza degli ambienti storici si percepisce visivamente e si unisce in modo armonico ad una cucina briosa e moderna che sa esaltare le peculiarità territoriali .Un ultimo salto va fatto nel giardino esterno che ci coglie un po’ meravigliati e sospesi nei nostri pensieri tra la magia di un angolo di pace assoluta .
Hosteria 700
Piazza Gallina 1
Cremona
Tel 0372- 36175
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Tags: Ristoranti e trattorie