"Perche' ,in fondo ,un' osteria deve poter essere un' osteria "
Cucina ,cantina ,osteria ...un sovrapporsi di sapori ,di storia ,di libri ,di calici ,di preziose materie prime ...il tutto racchiuso in un locale storico situato nel centro di Bassano del Grappa .Entrarvi e' gia' un' esperienza sensoriale .
Molto spesso si scrive che si uniscono tradizione e innovazione in un piatto o in una location ,qui direi che si intersecano piacevolmente e si completano a vicenda .Entrando, con una vecchia porta di legno un po' particolare , ci si accorge subito di essere all' interno di un "piccolo pezzo" di storia con i suoi numerosi ricordi alle pareti ,i suoi libri ,i suoi vini ,la preponderanza forte del calore del legno ,ci si accorge di essere all' interno di una citta' con tutte le sue tradizioni ,ma poi si percepisce anche una frenesia e una modernita' dettate dalla curiosa voglia di sperimentazione ,di ricerca ,di attenzione culinaria .La filosofia di base che tiene le fila delle proposte quotidiane e serali e' raccolta nelle emozioni ,le emozioni nella scelta accurata delle materie prime di qualita' e la coerenza di giungere sempre ad un risultato coerente di eleganza e di buon gusto .Diversi gli accostamenti gastronomici e numerosi gli ingredienti hand-made che cercano sempre di stupire sfogliando i menu .Non aspettatevi pero' il solito menu ...qui sembra di leggere un grande libretto anche un po' poetico se vogliamo ,all' insegna della "non normalita' " se mi consentite perche' ,come e' scritto in una copertina ,"
...si puo' essere come si vuole ma l' importante e' esagerare ".Accanto a una cucina innovativa ma sapientemente attenta al territorio si accompagnano proposte interessanti di vini nazionali e internazionali ,tra l' altro presentati spesso in una nicchia meravigliosa, al piano di sotto ,in cui il tavolo dei commensali e' piacevolmente circondato da una selezione di bottiglie incastrate tra le vecchie mura ,una scelta accurata di elementi migliori che si prestano a determinate finalita' :tutte piccole aziende che hanno come comun denominatore la ricerca della qualita' ,vigneti con una bassa produzione e un basso impatto ambientale ,che puntano la loro sfida emozionale sulla raffinatezza e sull' eleganza del risultato finale .I calici serviti da un personale qualificato elogiano il lavoro meticoloso di questi piccoli artigiani della terra e vanno ad esaltare i piatti proposti dalla cucina anche durante i numerosi eventi organizzati durante l' anno .E veniamo quindi ai piatti che poi sono i veri protagonisti delle tavole .
Cosa propone la tavola di un' osteria ?Qui la dimensione e' un po' tutta da sperimentare :si incrociano l' iter della tradizione con il desiderio forte di contemporaneita' in una visione concettualmente nuova di cucina ,un connubio di creativita' e stagionalita' .La stagionalita' ,leggendo il menu ,appare fondamentale insieme al tocco fantasioso e creativo ,ma sempre preciso, dello Chef Alessandro Bortoli che attraverso i suoi piatti racconta :racconta una storia ,un territorio con le sue materie prime e le sue peculiarita' ma descrive anche la sua esigenza multiculturale ed eterogenea che ho riscontrato in particolar modo nell' esecuzione stupefacente del dolce finale, costruito come "Caos" estemporaneo ed istantaneo dettato dalla fantasia culinaria e personale ,un dessert variopinto e stravagante ,multicolore e multiforme composto e servito direttamente sul tavolo dei commensali .Sono partita dal dolce che mi ha stupito come se avessi visto delle pennellate di un quadro in tempo reale ma gia' il benvenuto iniziale con pesciolini e polenta fa percepire l' attenzione alla terra in cui siamo ,le ricette di un tempo e i gusti un po' dimenticati che pero' fa sempre piacere riscoprire .
Che dirvi del menu ?Curiosate un po' ...Partendo dagli antipasti si parla del meraviglioso e tipico Baccala' mantecato ,dei Ranpussoli abbinati al salame scottato e alla Tartare di Sorana nostrana per poi passare ai primi tra cui ho assaggiato i Ravioli di broccolo fiolaro di Creazzo con ricotta affumicata al burro di montagna e salvia .Tra i secondi abbiamo degustato una polenta invitante con fonduta di Bassano del Grappa e verza stufata e una strepitosa Guancia di maiale al latte e senape con sedano rapa e pure' di patate .Un ultimo occhio di curiosita' va inevitabilmente al menu un po' piu' creativo che coinvolge molto il lettore e futuro commensale .Qualche esempio ?Si passa dallo Storione ,avocado e curcuma al Foie Gras sable' al pistacchio e crema alle bacche di acai ,dal particolare Risotto al Topinambur ,liquirizia e cosciette di quaglie ripiene al Tataki di coniglio con salsa tamari al miele e millefoglie di patate e carciofi ...e cosi' via in un excursus sempre nuovo che coinvolge e sorprende in base alla stagione e alle risorse della terra con accostamenti insoliti e ricercati .Numerosi anche i piatti vegani .Vi lascio questa piacevole scoperta culinaria e sensoriale con i "Terraglio Tasting " ,ovvero microdegustazioni con percorsi tematici ed interessanti abbinamenti di vini e birre e la bellissima idea dell' Aperitivo della domenica "in cui si puo' respirare un clima di convivialita' molto piacevole :quattro "ciacole ",ricette tradizionali e ottimi calici . Che poi e' la vera filosofia dell' Osteria.
Osteria Terraglio
PiazzaTerraglio 28
Bassano Del Grappa(VI)
Tel. 0424- 525168