Non ho mai amato scrivere le biografie e i curriculum perchè credo che una persona si possa scoprire solo scovando tra le sue emozioni guardandola negli occhi ,davanti ad un piatto di pasta o un calice di buon vino ,chiacchierandoci insieme .Le emozioni sono il sale della nostra vita ,ne formano l’ essenza :ho chiamato il mio blog “dolci emozioni” perchè sono un’ inguaribile romantica e ho aggiunto “in cucina “perchè è il luogo della casa in cui solitamente trascorriamo più tempo, l’ angolo che preferisco :il cuore degli affetti ,del calore ,dei piatti caldi e dei panini al volo ,delle colazioni dopo i lenti risvegli e delle cene tra amici ,il centro delle conversazioni ,delle confessioni ,delle sperimentazioni ,degli abbracci e dei baci rubati tra le tazzine di caffè al volo .Non aspettatevi però il solito blog di ricette e ricettine perchè non sará così .
Io stessa lo troverei noiosissimo e ce ne sono già troppi .Alcuni mi definiscono foodteller ,ovvero narratrice di luoghi ,di tradizioni ,di cultura di un territorio che spesso si rispecchia e si interseca nei piatti tipici tramandati nel tempo .E così io racconto e cucino i piatti del mio territorio ,la campagna cremasca in cui vivo ,scovando quelli che io definisco “gli artigiani del cibo “,i piccoli produttori locali con il loro lavoro spesso difficile ma anche con i loro piccoli grandi sogni .Non mancano ovviamente i gemellaggi e i confronti con le altre province lombarde e con le altre regioni perchè il nostro paese riesce sempre a far parlare di sè attraverso gli incontri a tavola .E quindi alcuni mi chiamano anche foodblogger perchè parlo e pubblico piatti ma la parola chiave del mio blog è racchiusa nella dimensione del “racconto “.Raccontare mi è sempre piaciuto ,fa parte di me, e un piatto va caldamente raccontato prima di essere mangiato .La seconda parola chiave è racchiusa tra le pagine dei miei amati libri :leggere e scrivere rappresentano l’ altra mia grande passione e il filo conduttore dei miei pensieri .
Chi mi conosce sa che ho la casa letteralmente invasa dai libri sparsi ovunque, sono un’ accannita lettrice e ,ogni tanto ,mi piace anche scrivere .Ho sempre amato scrivere e nei miei cassetti ci sono tanti fogli sparsi in attesa di prendere forma .Scrivo rigorosamente a mano ,con la bella calligrafia ,come si faceva una volta sui miei ben noti taccuini colorati .E anche in questo sono una blogger un po’ inusuale .Sono amante delle tradizioni culinarie tramandate con sapienza ,delle ricette di una volta ,del rito delle paste fresche ripiene, dei formaggi autoctoni ,dei vini che ci parlano di una terra. Come è iniziata la mia avventura di food writer ?Quasi per caso come tutte le avventure .Quando ero assessore alla cultura a Capralba ho organizzato numerosi corsi di cucina con lo Chef Renato Cantoni (io adoro cucinare) e dopo ben cinque anni ho pensato di scrivere la sua biografia e di raccogliere tutte le ricette insieme alle nostre esperienze .
Ne è uscito il mio primo libro “Dolci emozioni in cucina “, da cui poi è nato lo spunto per il blog. Ed è stato un inizio inaspettato che in itinere è diventato sempre più denso di “cose belle” .È arrivato così il secondo libro :”Ricette e pensieri che scaldano il cuore “( che raccoglie ,stavolta ,mie ricette) e poi il terzo e il quarto ,”Mascarpone”, dedicato ad una goduriosa e versatile eccellenza del territorio .Numerosi anche i saggi di storia locale e antropologia alimentare che scrivo ogni anno in collaborazione con due associazioni culturali cremasche all’ interno delle loro pubblicazioni :il Gruppo Antropologico Cremasco e il Centro di Ricerca Alfredo Galmozzi .Ve ne cito solo alcuni perchè altrimenti scivolerei sulle note dei soliti curriculum :”Tradizione e modernità da Crema al mondo “ in cui mi sono occupata della storia ,delle leggende e delle ipotesi intorno al tortello cremasco ,un unicum del nostro territorio; “La passione della maschera “ dedicata al famoso Carnevale cremasco in cui ho scritto il saggio “La festa, custode preziosa di antiche ricette “; “Tribù metropolitane-I gruppi a Crema “ in cui mi sono occupata di raccontare la vita delle associazioni gastronomiche e culturali del territorio ;”Le vie della paura” con l’ interessante saggio sociologico “Può la paura fare rima con il cibo ?“; “Crema in guerra “ in cui ho documentato il food durante gli anni della Prima Guerra Mondiale nel territorio cremasco.
Faccio parte di così tante associazioni che ogni tanto mi ci perdo anche io ma la cosa bella è proprio quella di poter condividere le mie passioni con tanti amici e di riscoprire ogni giorno qualcosa di nuovo .Iniziamo con i giornalisti e blogger di Arga Lombardia Liguria con cui spesso partecipo ad incontri ,meeting ,press e blog tour alla scoperta delle tipicità del nostro territorio intersecando cultura ,gastronomia e arte e avendo una particolare attenzione per l’ agricoltura (e io sono una grande appassionata e cultrice dell’ orto).Come appassionata di storia e di cucina del territorio sono socia onoraria della Confraternita del Tortello Cremasco che ,in qualità di circolo enogastronomico facente parte della Fice, ha il compito di salvaguardare e promuovere la ricetta fedele alla tradizione .Sono una convinta sostenitrice e socia di Slow Food da molti anni e faccio parte sia di Slow food cremonese (con cui ho frequentato un Master a Crema dedicato all’ olio condotto dal’ assaggiatore professionista e capo panel Marco Antonucci ) sia con slow food della bassa bergamasca. In quest’ ambito ho ideato la ricetta di una particolare torta estiva ,la Melon Bella ,realizzata con il melone retato di Calvenzano (piccolo presidio slow food),che è stata registrata all’ ufficio brevetti di Bergamo e ha ricevuto un premio a Gourmarte Bergamo 2018 .
Sono socia dell’ Onav di Cremona ,ambasciatrice del Franciacorta e Sommelier delle Crociere del Gusto con il progetto del Salotto Ambrosini ,socia dei “Mondi di Carta “(un’ associazione culturale che organizza ogni anno una rassegna versatile e una manifestazione culturale a 360 gradi dedicata al cibo ,all’ arte ,al teatro, alla musica, alla letteratura e al benessere con un ricco bouquet di ospiti) con cui gestisco degustazioni e showcooking e ,infine, socia della Pro Loco di Capralba e di Crema con cui collaboro ,sempre in forma amichevole ,a diverse iniziative culturali e socia/volontaria dell’ Aic Lombardia (Associazione Italiana Celiachia) .
Organizzo ogni tanto serate a tema puntando sempre molto sull’ attenzione per le risorse del nostro territorio, brevi corsi in collaborazione con la nutrizionista Mariella Amato e ,ogni tanto, azzardo qualche ricetta speciale .Chiudo la mia bio con i progetti futuri ..che sono tanti :una rubrica dedicata all’ “Orto nel barattolo “,tre nuovi saggi ,tra cui uno che vuole riflettere sul food ai tempi del Covid e uno dedicato ai due dolci tipici di Crema , e due nuovi libri ,uno incentrato sulla figura di Maria Montessori a Crema e uno relativo alla biografia di una storica chef cremasca .Dulcis in fundo il mio desiderio :il mio romanzo che è lì ,nella scrivania disordinata ,da tempo e chissà se realizzerò mai il sogno di pubblicarlo .....Ecco ,vi lascio curiosare nel mio blog ,un semplice viaggio tra le mie narrazioni .
Annalisa Andreini
Food blogger
Scrittrice enogastronomica